SAN LORENZELLO

Ha origini medievali e la leggenda vuole che sia stata fondata da Filippo Lavorgna, durante il IX sec. d.C. dopo essere sfuggito alla distruzione di Telesia da parte dei Saraceni. Si racconta che si rifugiò con la sua famiglia su Monte Erbano nella grotta di Futa. Una volta sceso a valle per trovare del cibo, incontrò una zingara che gli predisse il futuro e che gli disse: “Nobili sono i tuoi natali, belli i tuoi lineamenti, forte il tuo braccio e generoso il tuo cuore; hai fuggito la patria e ti sanguina l’anima; i tuoi dolori non sono finiti…però risplenderà su te la stella, due stelle, due occhi di profuga sventurata come te, ma dolce come il miele e bella come il sole. Sarai con lei il fondatore di una città e il tuo nome rimarrà immortale”. La leggenda vuole che Filippo, dopo che la sua famiglia fu trucidata, fondò, assieme a Rosita (la donna predetta dalla zingara), il 10 agosto (la notte delle stelle) il villaggio in onore di San Lorenzo.
Ma fortunatamente la leggenda si fonda su diversi eventi storici realmente accaduti ed infatti si ritiene che la fondazione del villaggio di San Lorenzello sia dovuta da persone sfuggite dalla distruzione da parte dei Saraceni di Telesia nel IX sec. ed una volta radunati alle falde di Monte Erbano edificarono delle torri e mura fortificate e difensive. E’ del 1151 la prima citazione del paese, quando fu elencato tra i possedimenti, insieme a Cerreto, da Guglielmo I Sanframondo, mentre nel 1541 furono concesse dai feudatari l’Universitas, quindi la creazione dell’amministrazione comunale dell’epoca…
Regolamentata dal 2001 dal disciplinare approvato dal Consiglio nazionale ceramico, insieme a Cerreto Sannita, San Lorenzello vanta antiche tradizioni ceramiste che da oltre 300 anni, grazie alle cave di argilla ed alla presenza del fiume Titerno, favorisce e favorì l’insediamento di numerose botteghe che, specialmente nel XVIII sec. fecero del centro un luogo di raffinata produzione artistica. Acquasantiere, zuppiere e gli alberelli da farmacia erano e restano simboli di indiscussa importanza di una tradizione forte e rinnovata attraverso la nascita dell’istituto d’arte, nel 1958.