FAICCHIO
Come testimoniato da reperti storici, custoditi nel Museo del Sannio, le origini di Faicchio sono da ricercare nella preistoria. Le prime testimonianze, come nucleo abitativo, si fanno risalire al VI sec. a.C. dimostrato dalle mura megalitiche osco-sannite che ancora oggi circondano monte Acero a difesa dell’Arce, fortezza e zona di avvistamento. Ad un paio di km da Faicchio si trova la contrada Fontanavecchia, che prende il nome da un’antica fonte d’acqua che riforniva gli abitanti della zona dove è tutt’ora visibile un tratto di un antico acquedotto romano risalente al III sec. a.C., mentre più vicino al paese, sul fiume Titerno, troviamo il Ponte Fabio Massimo attraversando il quale è possibile raggiungere la grotta di San Michele (Longobardi) abbellita con affreschi tutt’oggi visibili.
La prima notizia scritta, invece, risale al 1151 quando Faicchio ed il suo Castello era annoverato tra i possedimenti della famiglia, di origini normanne, dei Sanframondo che aveva feudi in tutti i comuni della valle titernina. Probabilmente il nome Faicchio proviene proprio da quel periodo e deriverebbe dalla coltivazione abbondante delle “fave”, infatti nel “Catalogus baronum” il comune era citato nei feudi dei Sanframondo con il nome di “Favicella”.