PRATA SANNITA
Il territorio di Prata Sannita, grazie a ricerche archeologiche, risulta abitato dall’uomo fin dalla preistoria, essendo stati trovati insediamenti (Pantani Fragneto) risalenti al paleolitico, la cui continua presenza è testimoniata da molti altri ritrovamenti risalenti al neolitico ed all’età dei metalli.
Tutto il territorio, in epoche più note, fu poi occupato dai Sanniti Pentri la cui testimonianza è resa visibile grazie alle “mura delle Fate” in località Cerasa, in posizione elevata rispetto alla sottostante pianura.
Successivamente ai Sanniti, i Romani ne fecero luogo dove costruire “ville rustiche”, probabilmente fattorie, nella zona conosciuta come “Prata Piana” che, durante il dominio dei Longobardi fu teatro di numerose, quanto violente, incursioni da parte dei Saraceni i quali distrussero il villaggio che, fortunatamente, fu prontamente ricostruito nell’attuale posizione lungo le rive del fiume Lete.
Il borgo medievale raggiunse la sua massima espansione durante il XV sec. in epoca Normanna, quando la baronia andò in possesso della famiglia Pandone che fece ristrutturare il castello secondo le mode “Angioine” facendo erigere una seconda cinta muraria per l’aumento della popolazione. E fu proprio quest’ultima motivazione che portò alla nascita di un nuovo centro abitato, sempre collegato con il centro, detto anticamente “Pagliara”, oggi Prata Superiore, perché, molto probabilmente, le prime case o ripari agricoli, furono costruiti in paglia. Furono proprio quelle esigenze che portarono il nuovo centro abitato ad assumere, nell’arco dei secoli, sempre più importanza dando definitivamente l’attuale volto alla cittadina di Prata Sannita.