Letino

Conosciuto fin dai tempi dei Sanniti, la cui presenza è testimoniata da ritrovamenti archeologici in località “Campo delle Secine”, l’abitato di Letino fu spostato all’incirca tre volte, dal campo delle Secine, alla località San Pietro fino alla posizione attuale, di origine certamente medievale e riconosciuto con il nome di Tino (prima notizia certa pervenuta da documenti ecclesiastici delle Rationes decimarum:…Receperunt ab archipresbytero castri Tini pro beneficio quod habet idem archipresbyter ab ecclesia S.Mariae de Tino – ) a cui i cartografi aggiunsero l’articolo trasformando il nome prima in L’Tino per poi mutarlo in Letino. Durante il XVI sec. fu feudo dei Baroni Della Penna, poi dei D’Aragona e successivamente dei Carbonelli che governarono fino all’abolizione del feudalesimo nel 1806. In epoca moderna fu teatro di scorribande da parte di gruppi anarchici (la Banda del Matese capeggiata da Malatesta e Cafiero)